I giorni nostri
Attualmente, però, molte cause che portarono all’abbandono della castanicoltura da frutto sembrano essere scemate. Superato un periodo difficile che la vedeva sostanzialmente ricoprire lo scomodo ruolo di “cibo dei poveri”, la castagna sta oggi vivendo una fase di rivalutazione come ben pochi altri frutti e sta riacquistando a poco a poco quella posizione di prestigio che, per valore nutritivo e gustosità, giustamente le compete. Si assiste così, anche nel Monfenera, all’opera di recupero e di rilancio della castanicoltura, opera che trova giustificazione nella qualità del prodotto. Nascono così nella zona prima l’Associazione Produttori dei Marroni del Monfenera e in seguito l’Associazione Castanicoltori della Comunità Montana del Grappa che patrocinano i lavori di miglioramento dei castagneti realizzati grazie ai finanziamenti previsti dalla legge Regionale 52/78 e dalle attività sperimentali dell’ESAV, sotto il controllo della Comunità Montana del Grappa ed il Servizio Forestale Regionale. Un successivo finanziamento elargito dalla Provincia di Treviso fino al 2008 che copriva il 50% delle spese di potatura e l’innesto gratuito a carico del Servizio Forestale Regionale di 500 nuovi castagni ogni anno hanno portato la castanicoltura della zona a un livello tale che nel 2009 ha ottenuto il riconoscimento Europeo IGP per il Marrone del Monfenera. I 130 produttori delle zone del Grappa, Monfenera e Montello riuniti nel 2000 nell’Associazione Produttori Marroni della Marca Trevigiana dal 2007 hanno a disposizione un fabbricato, in zona industriale del Comune di Pederobba, utilizzato per il conferimento, curatura e confezionamento del prodotto che viene in parte commercializzato direttamente dall’Associazione durante la Mostra Mercato organizzata dalla Pro Loco di Pederobba da 35 anni per tutto il mese di Ottobre di ogni anno, il rimanete è distribuito a livello regionale per mezzo dell’O.P.O. Veneto www.ortoveneto.it organizzazione alla quale l’Associazione è consociata.